Destra 
Sinistra
Pupille schizzate 
Eppure circoscrivono 
una traiettoria fluida
un ponte tra il male 
e l’amore 

La differenza
è semplice
certe cose
non si fanno
certe cose
non sono la cifra
dell’amore
punto

Infilati dentro
Insinuati
Dentro questo pensiero

Dimmi 
cosa senti
descrivilo
e poi vacci dentro 
non sfuggire
non è mai stato
da te

Che corpo piccolo
a volte inchiodato
su una croce di LED
ma quanta forza
quanta potenza
quanta fermezza

A volte
si palesa
come la condanna
alla disillusone

A volte
sembra la strada 
per la soddisfazione
per l’ascensione

È da ciò che risputiamo
che impariamo
cosa possiamo ingoiare
fino a saziarci
senza avvelenarci.


Arrancando
verso il portico giallo
come gatto nero
sinuoso e dimagrito

salirò i gradini
per attendere 
il bacio del Diavolo

che come i gatti
sono capace di agguati
di malevolenza e rancore
ma anch’io 
condannato 
a non essere credibile

buffo
come due orecchie appuntite
come una testolina 
troppo piccola
per contenere la rabbia

perciò aspetto
gli allineamenti di lune
composto e rigido
con gli occhi nel buio
e la peluria allisciata

aspetto 
in un angolo di penombra 
so solo soffiare
non voglio più 
cacciare 

voglio stringere un patto
magico e misterioso
che mi accompagni 
fino alle viscere della terra

di sette
me ne rimane una
e sono caduto
azzoppato
arruffato
da mille balconi 

ma io aspetto
che si apra la terra
Qualche volta
muori

Qualche volta muori

Qualche 
volta
muori

Qualche volta
ti capita 
che muori

Qualche volta muori
su un pavimento

Qualche volta muori
con la schiena su un mixer
e i suoni sintetizzati
come colpi di frusta
battiti secchi
come pugni sui reni

Qualche volta muori
come Renée Falconetti
urlando e piangendo 
eppure muti
immersi nel vuoto
la cui verità 
non sarà mai sentita

Qualche volta muori
e senti il giorno finire 
e senti la notte
che può portarti via