tmp

è questa la cartella 
delle cose caduci 
non destinate 
al rimanere

è questo il percorso
dei dati deperibili
la cui scomparsa
fa posto ad altro

è questo l’indirizzo 
dove finiscono 
i log di errore
i bug di sistema

e in questo posto
il nuovo sovrascrive
ciò che è più vecchio
togliendo spazio

ed è una memoria 
non espandibile
le cui dimensioni
sono gia impostate

è li che transitano
immagini e suoni
parole e momenti
persone e nomi

ed è digitale
ma anche analogico
è virtuale
ma anche materico

files e persone
liquidi e bit
volti chiusi
tra le mani di notte

è la partizione
di dolore e amore
che sempre sono
totalmente avvinghiati 

quanti processi
ho lasciato crashare
e quanti invece
ho scelto di abortire 

ciò che era casuale
ormai è divenuto
programmato 
pianificato

quanto desidero
che quel pozzo buio
non abbia fondo
o scadenze

e aprirlo sempre
per toccare i colori
della realtà
della carne

dove vanno 
tutto quei dati
come si trasformano 
gli impulsi elettici
in vapore